Debito

martedì 26 febbraio 2013

Verita sul Latte



Probabilmente tutto quello che sapete sul latte è quello che avete sentito dire in qualche programma TV del tipo “Salute & Benessere”, o in qualche pubblicità in TV con una bella mucca che pascola in un bel prato verde. Buona fonte di calcio, tante proteine, belle immagini di un fluido bianchissimo che fluisce dolcemente nel bicchiere e un bambino sorridente che si pulisce i baffetti bianchi. La fantasia delle agenzie pubblicitarie ingaggiate dall’industria lattiero-casearia non ha limiti nel creare bellissime e coloratissime favole intorno ai loro prodotti. Anche se non fanno più vedere il contadino che munge la sua mucca, già non crediamo alla scenetta del fattore che porta in città i formaggi con il carretto trainato dal mulo.Queste favole però ci impediscono di vedere una realtà che invece dovremmo conoscere, fosse solo per il legittimo desiderio di conoscere la verità.

Indipendentemente dal fatto che il latte di mucca va molto bene per i vitelli e non è un alimento adatto all’alimentazione umana e nessun animale raggiunta l’età adulta beve latte, quello che compri al supermercato o in latteria non ha nulla in comune con il latte munto dal contadino.

Il latte di mucca è un fluido malsano ( specie quello pastorizzato), proveniente da animali malati, specie di Tubercolosi ( salvo quelli allevati in modo biologico e lasciati pascolare nei campi allo stato brado) che hanno un’ampia gamma di malattie pericolose ( soprattutto perche’ vaccinati e questi sono anche trattati farmacologicamente ed allevati con alimenti malsani), quindi latte che contiene sostanze che hanno un effetto negativo cumulativo su tutti coloro che lo consumano, anche se non pastorizzato.

Quasi tutto il latte di mucca ha 59 ormoni attivi, allergeni in gran quantità, grasso e colesterolo (NdR: che non e’ facilmente metabolizzabili dall’organismo umano).
La maggior parte del latte di mucca contiene quantità misurabili di erbicidi, insetticidi e diossina fino a 2.200 volte il livello di sicurezza, fino a 52 potenti antibiotici, sangue, pus, feces, batteri e virus. (Il latte di mucca può avere tracce di qualsiasi cosa che la mucca mangi incluso fuoriuscite radioattive provenienti dagli esperimenti nucleari.) Uno di quei 59 ormoni è un potente ormone della crescita (IGF-1) con fattore di crescita uno ( senza contare i Vaccini che inoculano alle vacche e che le rendono immunitariamente deboli oltre ad intossicarle ed a creare infiammazioni che si vogliono successivamente, e da parte di veterinari al servizio di Big Pharma, combattere con farmaci, cortisone, antibiotici, ecc…rendendoli cronicamente malati ! )Considerate questo ormone come una cellula di combustibile per qualsiasi cancro.
La FDA (Amministrazione Federale degli Alimenti e dei Farmaci) insiste che l’IGF-1 si distrugge nello stomaco.
Se fosse vero l’FDA ha dimostrato che l’allattamento non funziona. Questo fattore di crescita fa in modo che il vitello neonato cresca rapidamente, come madre natura intende. Un’altra sostanza chimica presente nel latte è la caseina. È un potente agglomerante, un polimero usato per fare plastiche e colle, ottimo per fare solidi accessori o incollare etichette alle bottiglie di birra. Ottanta % delle proteine del latte sono caseina; è anche un allergene, un’istamina che crea molto muco. E’ permesso (dalle leggi italiane odierne) che nel latte siano presenti delle feci che sono una sorgente principale di batteri.

Il latte viene di solito pastorizzato più di una volta prima di arrivare sulla vostra tavola, ogni volta per circa 15 minuti a 73° centigradi. Per sterilizzare l’acqua occorre farla bollire a 100° per alcuni minuti. Tenere presente anche che a temperatura ambiente, il numero di batteri del latte raddoppia ogni 20 minuti circa.Un bicchiere di latte contiene infatti diversi prodotti chimici, da farmaci ad ormoni, frutto dei trattamenti eseguiti sull’animale produttrice.
Negli USA, la Monsanto commercializza da anni un ormone chiamato RBGH, che serve per aumentare a dismisura la produzione di latte delle vacche. La produzione esasperata, con conseguente mungitura intensiva, provoca spesso mastiti le quali, oltre che essere terribilmente dolorose per l’animale, finiscono con il far colare pus nel latte munto e devono essere curate con antibiotici, che certamente passano nel latte e che è dubbio vengano distrutti dal processo di pastorizzazione.
L’RBGH non viene utilizzato in Europa e anche il Canada ne ha vietato l’impiego, mentre negli USA, viene ancora usato.






Ciò non significa che in Europa non si usino altre sostanze per aumentare la produzione di latte e, imprevedibili conseguenze degli alimenti OGM a parte con i quali vengono alimentate le nostre vacche, tutto il resto vale anche qui da noi…

Come certamente saprete, non vengono munte dal contadino ma vengono collegate alle mungitrici meccaniche automatiche, in maniera intensiva per ottenerne il massimo sfruttamento possibile.

Questo causa l’insorgenza della mastite e l’infiammazione purulenta da staffilococchi della mammella che viene “curata” con antibiotici. Dato che le mucche continuano ad essere sottoposte a mungitura meccanica la mastite diventa cronica.

Il pus passa nel latte assieme alle altre sostanze (antibiotici, ormoni, medicinali vari) e quindi le autorità sanitarIe hanno stabilito quanto pus può essere ammesso nel latte, “senza che faccia danno alla salute”. ( secondo i produttori e gli “Enti ufficiali preposti alla “salute umana ed animale” – vedi: Ministero informato sui danni dei vaccini….cosa fanno , come lo fanno e se lo fanno…).

In un cm3 di latte di mucca commerciale è permesso dalle autorità sanitarie che vi siano fino a 750.000 “cellule somatiche” il cui nome comune è pus e 20.000 batteri vivi prima possa venire ritirato dal mercato.

Il tutto ammonta a 20 milioni di batteri vivi e fluttuanti e fino a 750 milioni di cellule di pus per litro.

La Comunità Europea e il Canada danno il permesso per un latte meno “gustoso” con 400 milioni di cellule di pus per litro. Di solito questi valori sono più bassi, ma potrebbero raggiungere questi livelli ed essere permesso che quel latte arrivi sulla tua tavola.Il latte di mucca ha un contenuto di calcio tre volte superiore a quello umano. Per venire assimilato, i livelli di magnesio dovrebbero essere in proporzione uguali a quelli del calcio e non lo sono. Inoltre ci sono numerose malattie collegate con il consumo di latte come la leucemia, diabete e malattia di Crohn.

Tratto da: medicinenon.it + commenti del webmaster di mednat.org

N.B: Nell’articolo originale, consultabile nel sito indicato, sono presenti alcune tabelle che permettono di verificare i limiti massimi delle particelle di pus (eufemisticamente chiamate cellule somatiche) ammesse nel latte, oltre ai germi e agli antibiotici, entro i quali tale latte può essere commercializzato, estratti dalla:

NORMATIVA COMUNITARIA 92/46 G.V. recepita dal DPR 14.01.1997 N. 54.

“E’ bene notare come la Natura non abbia incluso alcun amido nel latte. Il carboidrato del latte è lo zucchero. Se verso la fine del primo periodo di alimentazione, si desidera assicurare al bambino altri carboidrati oltre a quello contenuto nel latte, si dovrebbe farlo sotto forma di frutta dolce: datteri, fichi, uva, loti, banane ben mature, ecc., piuttosto che sotto forma di amidi.”

Tratto da: disinformazione.it

Commento NdR:

La mancanza negli umani dell’enzima lattasi che “demolecolizza” e scinde il lattosio in maltosio e destrosio, due zuccheri non facilmente assimilabili dall’intestino umano,genera negli individui tanti disturbi, non facilmente riconducibili al latte vaccino.Le caseine, specie l’alfa-s2, non sono facilmente demolecolizzabili dai batteri autoctoni della flora intestinale biovitale, per cui vengono a generarsi altri problemi sovrapponibili a quelli di cui sopra, generando facilita’ alle allergie, riniti, sinusiti, dolori articolari, cattiva digestione, irritabilita’, eczemi, stanchezza diarrea, crampi intestinali e produzione di gas di fermentazione, ecc. (vedi i lavori del CNR di Torino guidati dal dott. Amedeo Conti).

Contrariamente a quanto fino ad ora affermato dai medici allopatici, il latte non salvaguardia dall’osteoporosi, in quanto proprio nelle nazioni del mondo ove se ne fa’ piu’ uso, sono quelli con il piu’ alto indice di quella malattia.Senza contare che specie nei bambini i vaccini destabilizzano in primis la flora batterica ed il sistema enzimatico del vaccinato !(vedi Protocollo della Salute)Qui in Italia, è lo stato che copre le malefatte e ci tiene all’oscuro di tutto.
Il latte in circolazione arriva dalla Romania dove sono certo che ci sono allevamenti ultraintensivi i cui unici proprietari possono essere solo grosse Multinazionali. Lo stesso è accaduto per il pecorino romano (RUMENO). I pastori sardi si ammazzavano per produrre ed hanno scoperto che in Romania una ditta con partecipazioni Governo Italiano, produce formaggio Rumeno made in Italy …

E poi fanno scattare le multe sulle quote latte,… che pagano con i fondi dedicati ai malati di Cancro (alias TBC da ingestione di alimenti infetti,… e vaccini,…) Un grosso schifo.
Quale alimento nell’immaginario collettivo sia meglio del latte come fonte di salute ?

Il latte materno è il primo alimento della nostra vita donatoci dal seno della madre, sinonimo di salute e benessere. Su queste convinzioni si basa un commercio colossale fondato sul raggiro del latte vaccino.


La possibilità di mantenere le ossa forti dipende, più che dall’aumentare l’introito di calcio, dal prevenirne le perdite. La perdita di calcio è un processo normale, che avviene attraverso la circolazione sanguigna, l’urina, il sudore e le feci; questo calcio deve poi esser rimpiazzato con nuovo calcio preso dal cibo o dalle ossa. Uno dei più importanti fattori nelle perdita di calcio sono le diete ad alto contenuto proteico (proteine animali) che fanno sì che una maggior quantità di calcio venga persa attraverso le urine. Naturalmente le diete ricche di carne e latticini superano di molto i livelli di proteine raccomandati. [PCRM1999] Inoltre, le proteine derivanti da cibi animali probabilmente causano una perdita di calcio maggiore rispetto a quelle vegetali, e latte e latticini sono molto ricche di proteine animali, quindi, anche se sono ricchi di calcio, il bilancio finale è spesso negativo, il che causa una perdita di calcio nelle ossa, per compensare il calcio perduto.

L’alta incidenza di osteoporosi nei paesi in cui il consumo di latticini è alto è un’ulteriore indicazione della sua inefficacia nel contrastare il problema della ossa fragili. Il recente report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della FAO sulle evidenze raccolte sul problema osteoporosi, indica che per la maggior parte delle persone sembra non esserci alcuna correlazione tra un aumento dell’introito di calcio e una diminuzione del rischio di fratture ossee. Le raccomandazioni OMS/FAO per l’osteoporosi indicano di mangiare più frutta e verdura piuttosto che affidarsi ai latticini per assicirarsi una buona salute delle ossa.
nutrizionefitness.wordpress.com

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