Debito

mercoledì 19 febbraio 2014

Carlo De Benedetti lavora per i Rothschild



Guardate chi compare nel consiglio d’amministrazione della Compagnie Finanzière Edmond de Rothschild di Parigi:

Proprio lui, il Gran Maestro Venerabilissimo Carlo de Benedetti, vero ed unico Re della politica italiana. Tutto normale, storicamente accertabile e verificabile, l’Italia e le sue politiche finanziarie sono nelle mano degli usurai Rothschild fin dall’unificazione del 1860, come diversi senatori hanno negli anni denunciato e sottolineato.

E’ così che il senatore italiano Siotto Pintor (qui la sua scheda sul sito del Senato) definiva e descriveva la devastante influenza che il Clan Rothschild operava ed esercitava sulla neo unita penisola italiana, in specifico si riferiva ai prestiti ottenuti da Cavour e altri da James e Carl de Rothschild (fatti ben documentati perfino da Repubblica del gruppo Espresso di De Benedetti).
1863: “Il malcontento è grave, un senso di malessere si diffonde in tutte le classi della società. Le sorgenti della ricchezza vanno a disseccarsi. Noi facciamo il lavoro di Tantalo o di Penelope. Il signor Rothschild, re del milione, è, finanziariamente parlando, re dell’Italia”  (Senatore Siotto-Pintor, Atti Parlamentari, Discussioni del Senato, sess. 1863-65, v. IV, p.3091.)

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