Debito

domenica 23 marzo 2014

Autismo e diabete dopo il vaccino: la procura di Trani apre un'inchiesta


Qualcosa nei media principali sta accadendo. Comincia a diffondersi l'informazione sui vaccini. Avanti tutta !!!

Dopo la denuncia presentata dai genitori di due minori, i pm cercano l'eventuale nesso tra la somministrazione del farmaco e le diagnosi

Il timore è che le forme di autismo e diabete mellito riscontrate in due minorenni possano essere state causate dal vaccino pediatrico trivalente non obbligatorio contro morbillo, parotite e rosolia. Per questo, la procura di Trani ha aperto un'indagine contro ignoti per lesioni colpose gravissime. I magistrati cercheranno di capire se vi sia un nesso tra la somministrazione del farmaco e la diagnosi delle due malattie.
Il fascicolo è stato avviato dopo la denuncia presentata dai genitori di due bambini di Trani ai quali è stata diagnosticata una "sindrome autistica ad insorgenza post-vaccinale". 

Le indagini sono state delegate ai carabinieri del Nas, che dovranno anche compiere una mappatura dei casi di autismo insorti dopo la somministrazione del vaccino "Mpr" negli ultimi cinque anni. 

I magistrati sarebbero pronti anche a compiere accertamenti presso le case farmaceutiche che producono il medicinale e a chiedere informazioni al ministero della Salute.


Pm Trani studia rapporto vaccino-autismo


(ANSA) - TRANI, 23 MAR - La procura di Trani ha avviato un'indagine contro ignoti per 'lesioni colpose gravissime' al fine di accertare se vi sia un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino pediatrico trivalente non obbligatorio contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) e l'insorgenza di autismo e diabete mellito. Il fascicolo è stato avviato dal pm Michele Ruggiero dopo la denuncia dei genitori di due bambini di Trani a cui è stata diagnosticata una 'sindrome autistica ad insorgenza post-vaccinale'.


Vaccini, procura di Trani apre inchiesta su possibile connessione con autismo

Gli accertamenti sono partiti dopo la denuncia dei genitori di due bambini ai quali è stata diagnosticata dai medici una sindrome autistica che, secondo le denunce, potrebbe essere stata causata proprio dai vaccini. L'ipotesi di reato contro ignoti è di lesioni colpose gravissime

La Procura di Trani ha avviato un’indagine conoscitiva, quindi senza indagati, sulla somministrazione del cosiddetto vaccino “raccomandato” (contro il morbillo, rosolia e parotite). L’inchiesta è condotta dal pm Michele Ruggiero ed è stata delegata ai carabinieri del Nas. Gli accertamenti sono partiti dopo la denuncia dei genitori di due bambini ai quali è stata diagnosticata dai medici una sindrome autistica che, secondo le denunce, potrebbe essere stata causata proprio dai vaccini. L’ipotesi di reato contro ignoti è di lesioni colpose gravissime. Lo scopo dell’inchiesta è capire se esiste una correlazione tra l’insorgere della sindrome e la vaccinazione. I bimbi interessati hanno circa tre anni. In Italia ci sono state diverse sentenze di condanna da parte di tribunali che hanno riconosciuto il nesso di causalità.
La correlazione tra vaccino e autismo resta, per ora, un punto interrogativo. E, anche se sono passati diversi anni da quando gli studi che legavano i vaccini all’autismo sono stati ritirati dalle stesse riviste che li hanno pubblicati perché frode deliberata, ancora oggi si vedono gli effetti di quella campagna denigratoria, come nel caso dell’epidemia di morbillo dell’anno scorso in Gran Bretagna, che ha fatto anche un morto. A ribadire l’assenza di un legame è tornata l’Oms, che nel suo ‘vademecum’ pubblicato sul sito alla fine dell’anno scorso ha raccolto le principali domande sulla malattia. ”I dati epidemiologici disponibili non mostrano nessuna evidenza di correlazione tra il vaccino trivalente per morbillo, rosolia e parotite e l’autismo, e lo stesso vale per ogni altro vaccino infantile – si legge -. Studi commissionati dall’Oms hanno inoltre escluso ogni associazione con gli adiuvanti al mercurio usati in alcune formulazioni”.
A suggerire un legame furono alcuni studi pubblicati dal medico inglese Andrew Wakefield nel 1998 su riviste come The Lancet e il British Medical Journal, che indagini successive hanno dimostrato essere falsi, tanto da meritare il ‘ritiro ufficiale’ da parte degli organi scientifici. Questi stessi studi sono i più citati dai vari movimenti contro i vaccini che proliferano soprattutto su Internet, le cui idee possono avere effetti molto gravi. I principali soggetti colpiti dall’epidemia nell’area di Swansea in Galles, ad esempio, erano proprio adolescenti che avrebbero dovuto essere vaccinati alla fine degli anno ’90.

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